Flyer Solidarietà in Cammino

L’Associazione Solidarietà in Cammino ODV nasce nel 2008 con l’intento di aiutare i bambini in quelle aree del Mondo nelle quali non sono attuati i principi presenti nella Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia. In particolare sviluppa progetti di Cooperazione Internazionali con Organismi Locali volti a creare le opportunità nelle quali i bambini e le bambine possano vivere in una condizione dignitosa di vita senza subire violenze ed essere umiliati. Ciò consentendo loro di crescere accedendo all’istruzione e senza vedersi negata la propria infanzia.

Dal 2008 l’associazione è attiva nell’’organizzazione e la gestione di progetti a favore delle popolazioni povere del mondo in particolare le bambine e i bambini poveri ed in condizione obiettiva di svantaggio del Nepal.

Di recente l’associazione è stata registrata presso il Registro Unico del Terzo Settore.

In sintesi i progetti svolti dall’associazione

 

  1. Adozione a distanza di figlie/i di carcerati a Kathmandu attraverso l’associazione PA Nepal ( Prisoner’s Assistance Nepal ). In sintesi si tratta di bambini che non avendo condizioni famigliari adeguate si trovano a vivere in carcere accanto al genitore. Chiaramente si tratta di gravi situazioni nelle quali risulta spesso difficile assicurare al bambino ( una rete adeguata ) sia sotto il profilo affettivo che dal punto di vista dell’istruzione. Con l’adozione è possibile sostenere le spese di un corretto profilo d’insegnamento al di fuori della struttura carceraria e di un sostegno d’accoglienza presso le strutture scolastiche e i centri di assistenza della PA Nepal ( panepal.org ). Il progetto è attivo dal 2009.
  2. Adozione a distanza di bambini/e rimasti orfani di guide Sherpa o portatori durante le spedizioni in alta quota. Il nome Sherpa evoca in tutti noi le immagini di grandi e leggendarie spedizioni che sono state possibili solo con il contributo di uomini dal grande valore umano e fisico. Tuttavia la conquista di cime sul Tetto del Mondo ha richiesto un tributo di vite umane, in particolare di guide Sherpa, rimaste spesso anonime. Un incidente grave, durante la spedizione, con la morte della guida sherpa, mette in gravissime difficoltà più di un nucleo famigliare. Gli orfani spesso devono abbandonare la scuola per accudire i propri fratelli e provvedere al sostentamento della famiglia, ciò anche a soli 8 anni. Il progetto prevede di sostenere gli oneri  per l’istruzione ed il supporto alla famiglia, in collaborazione con l’associazione nepalese HAMWWA ( High Altitude Mountain Workers Welfare Association ) che raggruppa circa 300 guide Sherpa e che ha il compito di attivare e sovraintendere alle adozioni. (hamwwa.org). Il progetto è attivo dal 2009.
  3. Il progetto Scuola apre Scuola è stato realizzato in collaborazione con l’associazione trentina Asoka e le associazioni nepalesi nostre collaboratrici sopra menzionate PA Nepal e HAMWWA. Il progetto è partito nel 2013 e ha avuto una durata di tre anni, sviluppandosi su tre ambiti:
  4. Sostegno delle spese di istruzione per 50 minori di età compresa tra gli 8 e i 14 anni.
  5. Dialogo interculturale finalizzato ad uno scambio epistolare (mediato dalla lingua inglese) tra i bambini nepalesi e i bambini delle scuole medie di Ledro.
  6. Continuità a lungo termine del progetto attivando laboratori artigianali ed azioni dirette alla sostenibilità economica del progetto per gli anni successivi.

Il progetto Scuola apre scuola ha saputo mettere in relazioni, all’interno di un unico programma, differenti piani d’azione che hanno trovato una loro organicità: sostegno all’istruzione, scambio interculturale, laboratori intercarcerari a favore delle detenute, fornitura di vitto e alloggio, miglioramento della qualità di vita.

  1. Costruzione scuola HOPE ( Speranza )

In seguito al devastante terremoto che ha colpito il Nepal nel 2015, è stata attivata la campagna di raccolta fondi per la costruzione di una scuola rimasta distrutta nel villaggio remoto Sherpa nel distretto Kothang –Nepal. Nel 2016 è stata costruita la scuola primaria Hope che consente a 45 alunni di poter continuare gli studi e alla comunità di rimanere unita.

Abbiamo ritenuto importante dare un nome a luogo e lo abbiamo chiamato Hope School, Casa della Speranza. Il significato di ciò deriva da due principali ragioni: dare speranza di ricostruzione del futuro dopo il terremoto e dare speranza ai bambini di poter continuare gli studi.

Alla costruzione della scuola ha partecipato tutta la comunità, utilizzando dal posto gran parte dei materiali necessari.

  1. Costruzione ostello HOPE ( Speranza )

In seguito alla visita dei nostri membri della comunità Sherpa dove è stata costruita la scuola HOPE, è stato riscontrato il bisogno di costruire un edificio adiacente la scuola per poter dare la possibilità agli alunni di frequentare la scuola in modo continuo. Il villaggio non è omogeneo e ci sono bambini che impiegano anche fino a due ore di cammino per poter arrivare a scuola su sentieri di montagna, con tutte le difficoltà del caso.

L’ostello è stato costruito nel 2018.

  1. Progetto CURE PLANET

Il progetto consisteva nella piantumazione di alberi per compensare le emissioni di anidride carbonica del viaggio eseguito in Nepal nel 2017 dai membri della nostra associazione per la verifica dei progetti conclusi.

Il progetto Cure Planet voleva essere la testimonianza di un turismo responsabile e consapevole, cercando di mitigare l’impatto che hanno avuto gli sviluppi dei nostri progetti passati sull’ambiente.

Le aree di piantumazione coinvolgono sia il Nepal che l’Italia, in aree colpite di maggiore inquinamento, con la collaborazione delle associazioni HAMWWA Nepal e Legambiente. Le essenze piantumate sono specie locali.

  1. Progetto LOTUS

Il progetto LOTUS , Light Over Territories Upper Sustainability nasce nel 2019 e vuole rafforzare ulteriormente le azioni disseminatrici di speranza con un focus verso gli adolescenti in uscita dalle comunità di accoglienza di figli di genitori in stato di detenzione o orfani di guide Sherpa.

 

E’ stato scelto l’acronimo LOTUS richiamandoci al fiore sacro per il suo simbolismo nel Buddhismo e nell’Induismo. E’ considerato un fiore sacro indubbiamente per la sua bellezza e perché, pur rimanendo pulito, affonda le radici nel fango della realtà. Quindi metafora delle narrazioni di questi ragazzi che da una infanzia difficile potranno guardare al bello acquisendo competenze utili al miglioramento della loro esistenza.

Il progetto ha come obiettivi di sostenibilità all’interno dei 17 Sustainable Development Goals ( SDGs ) i seguenti:

Obiettivo 4. Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti

Obiettivo 7. Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni

Obiettivo 15. Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre

Il progetto vede coinvolti diversi attori e realtà sia locali sia nepalesi, ed è sviluppato in collaborazione con l’ass. trentina Ledro Inselberg.

Sono stati organizzati diversi incontri per la diffusione e raccolta fondi inerenti al sostegno dei progetti prima descritti, inoltre attraverso il progetto “Cammino sul tetto del mondo 2009” e “Cammino sul tetto del mondo 2012”, si è verificato da parte dei membri dell’associazione diverse realtà dei bambini nepalesi che vivono in gravi situazioni di vita, bambini costretti a lavorare nel fiume per raccogliere sabbia, bambini che raccolgono l’immondizia per le strade altri bambini che lavorano nell’edilizia. 

Cordialmente ,                                                         

Il presidente                                                                        

Pietro Zanotti

solidarietaincammino@pec.it

zanottip@centoraggi.it

 

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