Fossa Bagni, il noto parcheggio bresciano, fra Ottocento e Novecento è stato il primo stabilimento municipale di Bagni Pubblici. Lo stabilimento comprendeva due piscine, una gratuita, per i poveri, e l’altra a pagamento, con camerini e docce.
Fossa Bagni, fra Ottocento e Novecento, era il primo stabilimento municipale di Bagni Pubblici a Brescia. In quel periodo, l’utilizzo dell’acqua per mantenersi in salute si era affermato non soltanto nell’ambito privato, ma anche in quello pubblico, e fu così che il 19 giugno del 1882 venne inaugurata Fossa Bagni. La struttura venne accolta con entusiasmo dai cittadini, dal momento che all’epoca erano pochissime le case fornite di bagno. Lo stabilimento era composto da due grandi piscine, in vasca o in tinozza, alimentate dalle acque del fiume Celato, sul quale sorgevano, a inizio Settecento, molti mulini, data la grande abbondanza d’acqua a Brescia. Una delle due piscine era gratuita, per i poveri, mentre l’altra, per i paganti, aveva 70 camerini con spogliatoi e docce. La struttura era ben studiata, quasi a simboleggiare una sorta di spiaggia e mare cittadini, sotto lo “sguardo” di un torrione del Castello, facilmente raggiungibile a piedi da Fossa Bagni. Accanto alle piscine sorse a inizio Novecento anche una pista di pattinaggio su ghiaccio. I bagni, aperti durante il periodo estivo, erano molto frequentati e in seguito vennero aperti due bagni di cura: uno amministrato dagli Spedali Civili di via Moretto, e l’altro costruito nell’attuale via Gramsci su iniziativa privata. Le vasche restarono aperte fino agli anni Sessanta.
Oggi Fossa Bagni è stata trasformata in un parcheggio multipiano sotterraneo, a due passi dal centro città, dalla fermata metro S.Faustino e dal Castello di Brescia.
Sitografia: http://www.bresciastorica.it/foto-storica-piscina-municipale-fossa-bagni/
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