Vicinissimo al centro cittadino ma discretamente discosto e isolato troviamo Borgo Trento, un agglomerato sorto dal XIV secolo esterno a Porta Pile, posto secondo il tracciato della via che dalla Val Trompia scendeva a Brescia e il fiume Garza. L’antico quartiere si chiamava Borgo Pedriolo.
Sotto la repubblica veneta, apparteneva alla quadra di San Bartolomeo e vi erano attività artigiane per via dei mulini posti sul fiume. Negli anni 30 del precedente secolo il quartiere si è accresciuto grazie alla Tranvia della Valtrompia, ultimata nel 1934 che fermava anche a Borgo Trento. Via via nacquero botteghe del ferro e di incisori d’armi. Sorsero poi imprese industriali e divenne così anche residenza di operai e di impiegati.
Negli stessi anni il borgo conobbe una nuova vita con la costruzione della scuola elementare e di una scuola materna. Si sottolinea la presenza dei lavatoi e di un vespasiano, orinatoio pubblico a forma di garita o di edicola, che deriva dal cognome dell’imperatore romano Vespasiano, dal quale i fullones (lavatori di panni) ne ricavavano l’ammoniaca necessaria alla concia delle pelli. Tutto è scomparso ma è rimasto qualche segno toponomastico. Oggi è un quartiere pulito, ordinato, tranquillo con attività commerciali e artigianali.
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Scheda creata da Giulia Barrasso durante il suo tirocinio presso “I Viaggi dei giovani – CTS” nel periodo di Maggio-Giugno 2018